Tesla non è molto trasparente su tre incidenti causati dai suoi Robotaxi

Tesla, dopo anni di promesse e ritardi, ha finalmente lanciato il suo servizio di Robotaxi, in un primo momento solo in un'area delimitata di Austin, e poi anche nella zona della Bay Area. I veicoli, tutte nuove Model Y, non sono in realtà molto diversi dalle versioni di serie.

Tesla in pratica utilizza il sistema Full Self Driving modificato, ed a bordo ha sempre un dipendente pronto a intervenire in caso di problemi, per interrompere la corsa. Abbiamo già visto nelle scorse settimane come il sistema compia spesso degli errori o delle imprecisioni, proprio perché basato su FSD, che a sua volta non ha ancora convinto del tutto.

Soprattutto si tratta di un sistema comunque classificato al livello 2 della scala SAE, e non da 3 a 5 come dovrebbe essere una vera guida autonoma senza supervisione. Tesla però ha in ogni caso dovuto iniziare a segnalare eventuali incidenti alle autorità di controllo americane, e dai report sono emersi tre casi, accaduti proprio nei primi giorni.

Nei report troviamo due incidenti in cui sono segnalati danni a proprietà, senza feriti, ed un terzo caso con un ferito lieve, senza necessità di ricovero. Casi che ovviamente non abbiamo visto nei report e nei video test del servizio, poiché svolti solo a invito, e più che altro da influencer piuttosto "amichevoli" con Tesla.

Non c'è modo di capire meglio cosa sia successo in questi incidenti. Altri brand, nelle segnalazioni, includono anche dettagli e spiegazioni sull'accaduto, mentre Tesla si limita a descrivere le conseguenze, senza però rivelare come e cosa sia successo. La cosa preoccupante è che nel periodo dei tre casi, i veicoli in uso erano solo una dozzina, ed appunto usati solo sotto invito diretto.