Svizzera, tassazione dei veicoli elettrici dal 2030: via alle consultazioni, due opzioni al vaglio
di Manolo De Agostini pubblicata il 01 Ottobre 2025, alle 14:41 nel canale Auto Elettriche
Il Consiglio federale ha avviato la consultazione per introdurre dal 2030 una tassa sui veicoli elettrici. L'obiettivo è compensare il calo di entrate derivante dalle accise sui carburanti, mantenendo stabile il finanziamento delle infrastrutture stradali. Due i modelli al vaglio: tassazione a chilometraggio o sulla ricarica elettrica.
Non è la prima volta che se ne parla, ma passare dai desiderata ai fatti è un attimo. Il Consiglio federale svizzero ha avviato il 26 settembre la consultazione su una nuova forma di tassazione destinata ai veicoli elettrici, con entrata in vigore prevista per il 2030. L'iniziativa nasce dall'esigenza di compensare il calo delle entrate derivante dalle accise sui carburanti tradizionali, attualmente principale fonte di finanziamento delle infrastrutture stradali federali.
Le imposte sui carburanti alimentano il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato (FOSTRA), il Finanziamento speciale del traffico stradale (FSTS) e, in parte, il bilancio generale della Confederazione. Con la progressiva elettrificazione del parco circolante - stimata al 30% entro il 2030 e fino al 70% nel 2040 - queste entrate sono destinate a ridursi sensibilmente: la perdita media per veicolo elettrico rispetto a uno a combustione interna è valutata in circa 600 franchi annui.

Per mantenere stabile il gettito e garantire una contribuzione equa da parte di tutti gli utenti della strada, il governo propone due alternative. La variante "chilometraggio" prevede una tassa calcolata in base ai chilometri percorsi sul territorio svizzero, con tariffe variabili a seconda del peso del veicolo: per un'automobile il costo medio stimato è di 5,4 centesimi al chilometro. La variante "ricarica" invece introduce un'imposta di 22,8 centesimi per kWh prelevato durante la ricarica, sia presso stazioni pubbliche che private.

In entrambi i casi, i proventi confluiranno negli stessi fondi oggi sostenuti dalle accise sui carburanti, incluse le quote destinate a Cantoni e al Fondo per l'infrastruttura ferroviaria (FIF). Poiché il meccanismo richiede una modifica costituzionale, l'introduzione della nuova tassa dovrà passare da referendum.
La consultazione rimarrà aperta fino al 9 gennaio 2026. Secondo il Consiglio federale, la misura non mira a rendere la mobilità più costosa, ma a preservare il modello di finanziamento "pay as you use" che finora ha garantito un equilibrio tra costi infrastrutturali e contributo degli utenti.










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88 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infogiusto per rendere completametne fuori mercato l'elettrico , un ulteriore tassello che lo affosera
Quindi ogni servizio pubblico ha la sua fonte di reddito ben definita e si sa se e come i soldi vengono spesi. E non c'è modo di distogliere l'entrata dalla sua spesa a cui è assegnata.
Basterebbe questo per sistemare un po' le cose anche da noi dove le entrate delle tasse, vecchie o nuove, non si sa mai che fine fanno e se c'è da fare un intervento finanziario straordinario, non si sa mai qual è il servizio che viene colpito.
Perché ricordate, che ogni servizio pubblico ha bisogno di un introito fiscale che ne copra le spese, e quando vi dicono "eliminiamo la tassa XYZ" SUBITO dovete pensare.. e quindi che servizio mi tagliano?
In Svizzera lo sapreste immediatamente e potreste decidere se vale la pena o meno, e infatti là con i referendum si impongono anche le tasse da soli. Qui sarebbe impensabile.
Quindi concordi che l'elettrico è completamente anti economico e serve che lo Stato lo mantenga indefinitamente con sovvenzioni pagate da tutti, un po' come i tuoi pannelli solari insomma.
Non si tratta di affossare l'elettrico, che se fosse una VALIDA alternativa, andrebbe alla grande anche senza agevolazioni, ma come dice CrapaDiLegno giustamente, se perdono soldi da una parte devono prenderli da un altra parte.
Si è sempre saputo !
Voglio sperare che nessuno davvero credesse che viaggiando in elettrico avrebbero schivato le accise per l'eternitá!
Non è una questione di mettere fuori mercato le BEV (tra l'altro ci pensano da sole considerate le vendite e i prezzi...) quanto invece di un semplice discorso economico/fiscale.
Non si capisce bene infatti per quale sensata ragione chi ha le possibilità di acquistare una BEV da 40/50K euro debba essere sovvenzionato dalla comunità non solo con gli incentivi per comprarla ma anche non pagando bollo, parcheggi, ingresso ZTL, qui da me addirittura hanno uno sconto sull'assicurazione, e compagnia bella vita natural durante mentre tutti gli altri si pagano tutto compreso il pensionato con la Panda che sicuramente è un benestante....
In sintesi, vuoi la BEV (non discuto le ragioni..) semplicemente te la paghi al netto delle promozioni delle case automobilistiche così come tutto il resto, esattamente come fa chi non ha una BEV, sic et simpliciter.
Quindi ogni servizio pubblico ha la sua fonte di reddito ben definita e si sa se e come i soldi vengono spesi. E non c'è modo di distogliere l'entrata dalla sua spesa a cui è assegnata.
Basterebbe questo per sistemare un po' le cose anche da noi dove le entrate delle tasse, vecchie o nuove, non si sa mai che fine fanno e se c'è da fare un intervento finanziario straordinario, non si sa mai qual è il servizio che viene colpito.
Perché ricordate, che ogni servizio pubblico ha bisogno di un introito fiscale che ne copra le spese, e quando vi dicono "eliminiamo la tassa XYZ" SUBITO dovete pensare.. e quindi che servizio mi tagliano?
In Svizzera lo sapreste immediatamente e potreste decidere se vale la pena o meno, e infatti là con i referendum si impongono anche le tasse da soli. Qui sarebbe impensabile.
Quindi concordi che l'elettrico è completamente anti economico e serve che lo Stato lo mantenga indefinitamente con sovvenzioni pagate da tutti, un po' come i tuoi pannelli solari insomma.
In compenso, non c'è assolutamente modo di sapere di chi sono i soldi che finiscono nelle banche.
Che non sono praticamente mai puliti...
son curioso di capire come fanno con quelli che caricano da FV
obbligheranno le colonnine telecontrollate..
obbligheranno le colonnine telecontrollate..
O gli mettono il gps che conta i km percorsi e da qui calcolano quanto hanno consumato
E non ci saranno diesel, GPL o metano a salvarvi cari tirchi perchè li avete voluti eliminare!!!
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