Stellantis fa retromarcia: sospeso il programma AutoDrive di guida autonoma di Livello 3

Stellantis ha messo in pausa il sistema di guida assistita AutoDrive di Livello 3, sviluppato internamente e presentato come uno dei pilastri della strategia digitale del gruppo. La tecnologia, capace di consentire al conducente di togliere le mani dal volante e distogliere lo sguardo dalla strada in determinate condizioni, era stata dichiarata pronta al lancio a inizio 2025, ma non è mai arrivata sulle vetture di serie.

Secondo quanto confermato dall'azienda alla Reuters, il sistema è stato completato ma la domanda di mercato è risultata troppo limitata per giustificarne l'introduzione. Tre fonti vicine al dossier hanno spiegato che il progetto è stato messo in stand-by per via di costi di sviluppo molto alti e delle difficoltà tecniche legate a un simile livello di automazione. Stellantis non ha quantificato gli investimenti già sostenuti, ma ha sottolineato che le competenze acquisite confluiranno nelle prossime evoluzioni di AutoDrive.

Questa tecnologia fa parte della piattaforma STLA ABC, che comprende anche l'architettura elettrica STLA Brain e il sistema infotainment SmartCockpit. Dopo la fine della collaborazione con Amazon, Stellantis ha scelto Android come base software per i sistemi multimediali, mentre per la guida assistita si affiderà sempre di più a partner esterni, come aiMotive, startup acquisita nel 2022 e incaricata di sviluppare la prossima generazione del programma.

La decisione arriva in un contesto difficile per il gruppo: le vendite in calo e l'uscita di scena dell'ex CEO Carlos Tavares hanno lasciato spazio al nuovo amministratore delegato Antonio Filosa, atteso a inizio 2026 con un piano di rilancio. Intanto, il titolo Stellantis ha perso oltre il 40% negli ultimi dodici mesi e ha chiuso a 9,93 dollari per azione.

La scelta di sospendere il Livello 3 non significa l'abbandono definitivo delle tecnologie di guida autonoma, considerate essenziali per le future entrate da servizi e abbonamenti. Stellantis nel 2021 aveva fissato un obiettivo ambizioso: 20 miliardi di euro di ricavi annui da software entro la fine del decennio. La strada verso quell'obiettivo appare ora più complessa, ma le basi tecnologiche costruite con AutoDrive potrebbero ancora giocare un ruolo nelle prossime generazioni di sistemi di assistenza alla guida.

Anche perché la guida autonoma di Livello 3 è considerata futuristica da diversi produttori automobilistici. La guida autonoma di Livello 2 consente al sistema di gestire insieme sterzo, accelerazione e frenata, ma il conducente deve restare sempre attento e pronto a intervenire in qualsiasi momento. Con il Livello 3, invece, l'auto è in grado di condurre da sola in condizioni specifiche, e permette al guidatore di distogliere lo sguardo dalla strada e svolgere altre attività; in questo caso la responsabilità passa temporaneamente al costruttore, salvo la richiesta del veicolo di restituire il controllo al conducente. Ma le condizioni del traffico stradale, e non solo in Europa, non sono considerate ancora compatibili con questo tipo di guida autonoma.