Ricarica da record: Zeekr supera i 1.300 kW e porta le auto elettriche dal 10 all'80% in 7 minuti
di Rosario Grasso pubblicata il 13 Ottobre 2025, alle 15:31 nel canale Auto Elettriche
La città di Hangzhou diventa nuovo simbolo della ricarica ultraveloce: Zeekr ha testato un sistema da 1.321 kW con corrente prossima ai 1.500 ampere, capace di portare un'auto elettrica dal 10% all'80% in appena sette minuti. Una soglia che ridisegna i limiti della mobilità elettrica e segna un salto tecnico senza precedenti
Zeekr, marchio del gruppo Geely, ha realizzato a Hangzhou un impianto di ricarica capace di toccare un picco di 1.321 kW, con una corrente vicina ai 1.500 ampere sotto protocollo GB/T. Si tratta di una delle potenze più elevate mai raggiunte su veicoli passeggeri, un valore che va ben oltre gli standard già ambiziosi di Pechino e che spinge ancora più in alto l'asticella della ricarica ad alta velocità.
Secondo i dati condivisi dai tecnici sul posto, una vettura elettrica collegata a questa stazione passa dal 10% al 50% di stato di carica in circa tre minuti e raggiunge l'80% in sette minuti. Per confronto, le più recenti colonnine europee da 350 kW impiegano oltre il doppio del tempo per risultati analoghi, a parità di capacità della batteria.
Il test si inserisce nel contesto di una nuova generazione di infrastrutture "megawatt charging", progettate per supportare batterie di ultima generazione con sistemi di raffreddamento avanzati e tensioni superiori ai 1000 volt. L'obiettivo è ridurre i tempi di rifornimento delle auto elettriche a livelli comparabili a quelli dei veicoli termici e di rendere più pratico l'utilizzo quotidiano dei BEV anche su lunghe percorrenze.
La dimostrazione di Hangzhou, inoltre, conferma il ruolo centrale della Cina nello sviluppo di soluzioni di ricarica rapida. Mentre in Europa la transizione verso la rete MCS (Megawatt Charging System) procede lentamente, in Asia i costruttori cinesi stanno già validando standard capaci di superare il megawatt in condizioni reali. Una spinta tecnologica che potrebbe definire i parametri globali della ricarica nei prossimi anni.
Anche perché con i tempi di pochi minuti per riportare un'auto dal 10% all'80% di carica resi possibili dalla carica a 1.300 kW, l'esperienza d'uso comincia a sovrapporsi a quella dei motori a combustione. Finora, il principale limite percepito dei veicoli elettrici non è stata tanto l'autonomia, ormai più che adeguata per la maggior parte degli spostamenti, quanto la necessità di lunghe soste per la ricarica.
Con infrastrutture di questo tipo, quel vincolo diventa marginale. Sette minuti per un "pieno" elettrico equivalgono a una normale sosta in autostrada, un tempo compatibile con il ritmo di viaggio di qualsiasi automobilista. Il vantaggio si estende anche ai veicoli aziendali o alle flotte, dove la disponibilità immediata del mezzo è cruciale per la produttività.
È evidente che non tutte le auto e non tutte le colonnine potranno operare a potenze simili nel breve periodo, ma la direzione è ormai tracciata: la differenza di usabilità tra termiche ed elettriche si sta rapidamente assottigliando, e presto non sarà più una questione di minuti, ma solo di infrastrutture.










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24 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPerchè si illudono le persone che questo sia già oggi per tutti?!
Se ne metti due di cavi in una colonnetta fai il "pieno" in 3.5 minuti... ( se non ti prendono fuoco le batterie )
Però ogni colonnetta ci vuole una cabina mt/bt, con i relativi costi.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
"Soluzione raccomandata tipica: usare barre di rame (busbar) dimensionate per 1500 A oppure 3 conduttori in parallelo da 630 mm² Cu (o 4 × 500 mm²
4 cavi da 500 mmq di 2-3 metri forse...
Ci sarà la coda degli zingari a quelle colonnette !
Sarebbero cavi con le stesse caratteristiche di quelli della media tensione e tra peso del rame e degli isolanti, parliamo di qualche kg ogni metro di cavo, quindi sui 15-20kg per un cavo da 5 metri, a seconda delle caratteristiche specifiche del cavo. Per non parlare di tutto ciò che è a monte della "colonnina" di ricarica.
Dopo l'ansia da ricarica, arriva l'ansia da ricarica troppo veloce ahahahah
e la cosa ancora più ridicola, scusate se vado nel tecnico,
è che per un impianto di produzione fotovoltaico di 100kW, Arera con la delibera 385/2025 ha reso obbligatoria l'installazione di un CCI perchè e-distribuzione vuole essere in grado di interrompere o modulare la produzione...
poi arriva una automobilina a pile del cazzo, e di colpo ti preleva dalla rete 1 MW
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