Porsche Taycan Rush a Misano: prima al volante e poi spettatori, il reportage

Si è appena concluso un denso weekend di motorsport in quel di Misano Adriatico, presso il ben noto circuito che ora porta il nome di Marco Simoncelli. In scena diversi campionati minori, dalle monoposto alle vetture GT, con il clou della due giorni rappresentato dalla Porsche Carrera Cup. Proprio Porsche, sfruttando la sua presenza, ha messo nuovamente in pista la sua sportiva elettrica, la Taycan, per l'ultima tappa della Taycan Rush.

Si tratta di un format innovativo che vede piloti non professionisti, al volante della Taycan Turbo GT dotata di Waissach Pack, sfidarsi in un time attack su più sessioni, con vetture rigorosamente stradali, equipaggiate solo con gli add-on del pacchetto speciale.

A spiegarci l'idea di questo mini campionato, e le sue implicazioni, sono stati Pietro Innocenti, CEO di Porsche Italia, e Kevin Giek, il "padre" della Taycan. Come detto 5 gare, con 8 vetture in pista, sempre in concomitanza con i weekend di Carrera Cup, per esaltare le caratteristiche della sportiva elettrica, e cercare il giro più veloce, ma anche la costanza e l'efficienza nella prestazione. Le vetture arrivano da diversi centri Porsche in Italia, ogni volta con pastiglie freni nuove, e completamente street legal, con il solo equipaggiamento del pack sportivo Waissach.

La vettura può erogare 1.108 CV, con quattro ruote motrici, viene ricaricata nei pressi del circuito con normali infrastrutture, e alla fine delle gare può "tornare a casa" per strada, come un'auto qualsiasi. Ha spiegato Kevin Giek: "la Taycan in pista ci ha stupito, abbiamo registrato diversi punti in cui la vettura transita con 30 km/h in più di velocità rispetto alle termiche della Carrera Cup, e con punte di 270 km/h". Vista la natura stradale delle auto, il format prevede anche delle slow zone in punti più pericolosi, dove i piloti sono costretti ad alzare il piede e lasciar scorrere la vettura, con libertà di scelta se frenare oppure no.

Il campionato è un primo esperimento tutto italiano, ma ci sono già richieste da altre divisioni Porsche in diverse parti del mondo per replicare il formato. Kevin Giek era presente a Misano per celebrare la conclusione, e per verificare con piloti ed organizzatori possibili evoluzioni, ed anche dettagli tecnici che potrebbero far comodo alla casa madre per sviluppi futuri della Taycan di serie. Basti pensare al metodo che Porsche utilizza per mantenere le massime prestazioni nonostante i diversi giri al massimo della potenza: la batteria entra in un ciclo di super raffreddamento molti minuti prima della gara, raggiungendo temperature di 8-9°C. In gara poi si usa la modalità Sport Plus, con una frenata rigenerativa non troppo incisiva, che privilegia il veleggiamento.

Per cercare di comprendere meglio le potenzialità della Taycan in pista, ci siamo messi al volante, proprio tra le curve del Marco Simoncelli Circuit. Gli oltre 1.000 CV offrono un'accelerazione bruciante, sicuramente superiore alle vetture termiche, ma non c'è la sensazione di potenza senza controllo, la vettura è molto progressiva e mai brutale. L'assetto ribassato della modalità sportiva tiene la Taycan incollata all'asfalto, ed è stato sorprendente vedere quanto, anche ad alte velocità, riuscisse a tenere la corda senza dare l'impressione di sotto sterzo. E l'uscita dalle curve ovviamente è spettacolare.

Abbiamo poi lasciato spazio ai (quasi) professionisti, che hanno spinto al limite le loro Taycan. Diversamente dalle monoposto di Formula E, che pure hanno girato a Misano, e che sono in realtà molto rumorose, le Porsche elettriche hanno stupito per l'incredibile silenziosità in pista, anche se vicine ai 300 km/h. In questa ultima tappa l'ha spuntata Andrea Levy, collezionista, racing driver e Presidente di Salone Auto Torino 2026, che ha siglato anche il giro più veloce, con il cronometro fermo a 1'45''954. Ha spiegato lo stesso Levy: "La Porsche Taycan Turbo GT con Weissach Pack ha dimostrato di essere velocissima anche a Misano: considerando che le slow zone incidono per circa 6 secondi, senza queste limitazioni e con l’Attack Mode sempre disponibile, avrei potuto girare con un tempo di 1’38’’ / 1’39’’, ovvero tempi vicini alle Porsche 911 Cup da gara dotate di gomme slick. Davvero incredibile per un’auto stradale". L'Attack Mode citato è un boost di potenza, attivabile con un pad al volante, disponibile per alcuni secondi, e che i piloti possono giocarsi dove meglio credono.

Pietro Innocenti, numero uno di Porsche Italia, ha fatto anche qualche riflessione sull'andamento del mercato elettrico. I numeri italiani dicono, da gennaio a settembre 2025, 27% di Porsche elettriche sul totale del venduto (Taycan e Macan), ed il futuro sarà elettrico, con la domanda giusta che è "quando" e non "se". I clienti che scelgono una Porsche 100% elettrica sono per metà già clienti che vogliono un'altra vettura del marchio di Zuffenhausen, e per metà sono nuove acquisizioni, che spesso arrivano da BMW, Audi e Mercedes, e cercano un "upgrade tedesco". La Taycan Rush ha contribuito ad avvicinare le persone alla Taycan, ed ha messo al volante piloti che in alcuni casi erano completamente a digiuno di auto elettriche, e ne hanno scoperto le potenzialità. Appuntamento quindi al 2026, magari non solo in Italia.