'Non se, ma quando': Waymo ammette che un incidente mortale coi robotaxi sarà inevitabile, ma accettabile
di Vittorio Rienzo pubblicata il 30 Ottobre 2025, alle 09:16 nel canale Auto Elettriche
Tekedra Mawakana, CEO di Waymo, ha sostenuto che l'opinione pubblica sarebbe disposta ad accettare una morta causata da un robotaxi, se il sistema garantisse nel complesso un tasso di sicurezza più elevato rispetto alla guida manuale degli automobilisti
Durante la conferenza TechCrunch Disrupt di San Francisco, Tekedra Mawakana, co-CEO di Waymo, ha affrontato uno dei temi più delicati nel campo della guida autonoma: la sicurezza. L'azienda, attiva dal 2009 e oggi tra i leader del settore, ha pubblicato dati secondo cui i propri robotaxi ridurrebbero il rischio di incidenti del 91% rispetto ai veicoli guidati da esseri umani.
Mawakana ha riconosciuto che, nonostante i risultati, un incidente fatale prima o poi accadrà. "Non diciamo 'se', ma 'quando'. E ci prepariamo a quel momento", ha spiegato. La dirigente ha precisato che l’obiettivo di Waymo non è l’assenza assoluta di errori, ma una riduzione drastica del rischio e una trasparenza totale sui risultati.
"Sappiamo che prima o poi accadrà, perché le nostre auto sono in strada insieme agli esseri umani e, sfortunatamente, in questo momento, le condizioni delle strade e la situazione della guida umana sono tali che si verificano molti decessi e molti feriti".

"La società accetterà un eventuale incidente causato da un veicolo autonomo, se saprà che l’intero sistema è più sicuro nel complesso", ha detto Mawakana. L’esecutiva ha sottolineato come solo le aziende che pubblicano dati verificabili sui propri incidenti e test possano vantarsi di contribuire realmente alla sicurezza stradale.
Waymo mette a disposizione sul proprio sito una sezione dedicata alle informazioni sulla sicurezza, dove vengono raccolti dati sui comportamenti dei robotaxi e sui test condotti nelle diverse città. Mawakana ha anche confermato che l’espansione dei servizi viene rallentata e ritestata costantemente, in particolare dopo episodi problematici come il blocco d'emergenza dei veicoli. "Dobbiamo essere certi che le prestazioni corrispondano a ciò che dichiariamo", ha aggiunto.
Il confronto con altre realtà del settore è inevitabile. Tesla ha registrato più incidenti con il sistema Autopilot, mentre Cruise, controllata da General Motors, è finita sotto i riflettori dopo un grave episodio avvenuto a San Francisco nel 2023, quando un suo veicolo trascinò una pedone per diversi metri. Mawakana non ha citato direttamente i concorrenti, ma ha lanciato un messaggio chiaro: "Chi non è trasparente non può dire di rendere le strade più sicure".
Nonostante i progressi tecnologici, ovviamente gli interrogativi al momento sono tanti: i robotaxi Waymo impiegano ancora operatori da remoto pronti a intervenire in caso di difficoltà, e non è chiaro quanto spesso sia necessario il loro intervento. Inoltre, alcuni episodi isolati – come un robotaxi che ha superato uno school bus fermo ad Atlanta – dimostrano che la tecnologia deve ancora affrontare situazioni complesse.










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7 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoUno scuolabus fermo non è una "situazione difficile", se fallisce a riconoscere uno scuolabus e comportarsi come norma di legge direi che la strada da fare è ancora veramente tanta.
Banale no di certo.
Si spera che non avvenga in una strada deserta o di notte.
O almeno che la vettura con guida autonoma allerti in automatico Forze dell'Ordine e ambulanza.
Spero.
Se una persona in un auto normale ha un malore e finisce contro il suddetto monopattino invenstendolo, chi presta il primo soccorso dato che entrambi sono privi di sensi?
A logica il robotaxi che rilevato l'incidente può contattare automaticamente i soccorsi.. potrebbe anche emettere segnali acustici e luminosi per attirare persone nelle vicinanze.
Evidente comunque che c'è tutta una sezione di giurisprudenza che è necessario definire e che ora manca.
Non è una situazione paragonabile.
I robotaxi sono tutti senza conducente e teoricamente ne gireranno parecchi, quindi non sarà un evento isolato combinato con una fatalità ma una situazione normale nel traffico cittadino.
Come dice demon77 va definita la questione giuridica della responsabilità, delle procedure da seguire e dei risarcimenti.
I robotaxi sono tutti senza conducente e teoricamente ne gireranno parecchi, quindi non sarà un evento isolato combinato con una fatalità ma una situazione normale nel traffico cittadino.
Sono paragonabili nel senso che se non c'è nessun tra i coinvolti nell'incidente in grado di chiamare i soccorsi, nessuno chiamerà i soccorsi fino al primo passante che noterà l'incidente. La stessa cosa che succede da sempre quando ti schianti da solo in una zona con pochi passanti, non è mai morto nessuno per questo
Tutto questo a meno dei nuovi sistemi che hanno le auto (ma anche i telefoni) in grado di chiamare i soccorsi in automatico se viene riconosciuto un probabile incidente, ma questi sistemi di sicurezza trascendono il discorso robotaxi perchè già esistono per auto guidate da persone reali.
Estendendo il discorso, cosa succede se le persone coinvolte hanno perso i sensi e il sistema automatico che avverte i soccorsi ha un guasto? Semplice: nessuno chiamerà i soccorsi fino all'arrivo del primo passante. E' così che va il mondo.
Sulle responsabilità in senso generale non saprei che dire è ovviamente un argomento complesso, questo mio discorso riguarda la specifica responsabilità relativa all'omissione di soccorso che sembra sollevare il post quotato:
Mi sembra ovvio che in una situazione in cui non ci sono presenti (che non siano privi di sensi) nessuno possa essere accusato di mancato primo soccorso.
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