NIO arranca, gli ultimi modelli sono un'ancora di salvezza dalle perdite continue
di Massimiliano Zocchi pubblicata il 26 Agosto 2025, alle 16:11 nel canale Auto Elettriche
La casa cinese NIO, forse una delle più famose in occidente, continua ad essere in difficoltà, e anche nel primo semestre 2025 ha mancato i target
Quando si citano le case automobilistiche cinesi più famose, il nome di NIO non può certo mancare. La casa in pochi anni è diventata molto nota per le sue auto elettriche di alta gamma, che hanno la particolarità di scambiare al volo la batteria in apposite stazioni, che creano un network in tutta la Cina (e in parte in Europa) che di fatto sostituisce la necessità di una rete di ricarica.
Tuttavia negli anni NIO è sempre rimasta in un limbo di consolidamento del suo business, con perdite costanti e con un punto di pareggio che sembra non arrivare mai. E pare che l'ultimo semestre non abbia fatto molta differenza.
Da quando è stata fondata, nel 2014, le azioni di NIO sono passate da 67 dollari ad azione fino all'attuale 5,54 dollari, ed i motivi sono i target costantemente disattesi, cosa che è successa anche nei primi sei mesi del 2025. NIO ha preventivato consegne annuali per 440.000 auto, ma per ora è riuscita a piazzarne solo 114.150, circa un quarto del totale, mentre metà anno se ne è già andato. Di questo passo anche in questi 12 mesi non arriverà alle previsioni.

Ci sono però due assi nella manica, ed uno è la nuova ES8, appena presentata, che pur rinnovandosi e migliorando sotto molti aspetti, è circa il 25% meno costosa del vecchio modello. Secondo il CEO William Li la diminuzione di prezzo si deve a costi più contenuti con i fornitori, ed in generale ad un'ottimizzazione dei processi che hanno portato al nuovo modello di serie.
Il fondatore deve sperare che questo basti a convincere i clienti cinesi, dato che la sua azienda nel primo trimestre ha bruciato altri 810 milioni di euro, e per i successivi tre mesi non ci si aspetta nulla di molto diverso. C'è però anche un altro asso, ovvero il nuovo marchio Firefly, pronto anche per l'Europa, che può garantire nuove entrate coprendo un segmento più economico, così come già fatto con il brand Onvo.
William Li, parlando del rispetto per i vecchi clienti, che hanno a suo tempo pagato di più le vetture, ha detto: "Nio deve guardare al quadro generale, perché la sopravvivenza è la cosa più importante. La nuova strategia di prezzo può ferire alcuni attuali clienti nel breve termine, ma nel lungo periodo ci aiuterà". Ora NIO ha tutte le carte in tavola e non può più sbagliare.










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6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoPurtroppo NON è così è un misto di prestazioni, comodità d'uso (la carico a casa), silenziosità, coppia a zero rpm, ECONOMICITA' e ripeto economicità che ne ha decretato il successo non le fesserie sui tre minuti.
Per la maggiorparte dei clienti i 25-30 minuti una volta ogni tanto non sono un tragedia, ad ovviare ci sono gli 800V che abbassano questo tempo di 10/15 minuti.
Lo swap battery è un flop enorme, la macchina costa di più, la batteria non può essere portante, ha limiti di dimensioni, non so nemmeno se può essere strutturale o avere tecnologie cellTOpack.
Stringendo se Xiaomi con gli 800V fa numeroni senza aver mai prodotto auto elettriche prima di 18 mesi e NIO invece fatica nonostante anni di esperienza... VORRA' dire qualcosa?
Speriamo lo comprendano in NIO.
Purtroppo NON è così è un misto di prestazioni, comodità d'uso (la carico a casa), silenziosità, coppia a zero rpm, ECONOMICITA' e ripeto economicità che ne ha decretato il successo non le fesserie sui tre minuti.
Per la maggiorparte dei clienti i 25-30 minuti una volta ogni tanto non sono un tragedia, ad ovviare ci sono gli 800V che abbassano questo tempo di 10/15 minuti.
Lo swap battery è un flop enorme, la macchina costa di più, la batteria non può essere portante, ha limiti di dimensioni, non so nemmeno se può essere strutturale o avere tecnologie cellTOpack.
Stringendo se Xiaomi con gli 800V fa numeroni senza aver mai prodotto auto elettriche prima di 18 mesi e NIO invece fatica nonostante anni di esperienza... VORRA' dire qualcosa?
Speriamo lo comprendano in NIO.
Può voler dire tante cose, Xiaomi prima di tutto può sfruttare la forza del marchio anche se settori diversi si parla sempre di tecnologia ormai.
Lo swap forse in Cina, dove le infrastrutture di ricarica rapida non mancano , è fortemente svantaggiato ora. Se NIO nei prossimi anni facesse il colpaccio mantenendo il form factor ma modificando solo la chimica delle batterie di dare maggiore autonomia alle auto vendute forse avrebbe un senso.
Ma i politiconzi non ci arrivano?
E poi ci raccontano le puttanate sulla sicurezza stradale
https://insideevs.it/news/762948/ba...abuso-problema/
La casa cinese NIO, forse una delle più famose in occidente, continua ad essere in difficoltà, e anche nel primo semestre 2025 ha mancato i target.
https://www.autoblog.it/post/nio-a-...el-battery-swap
“La sopravvivenza stessa di NIO è a rischio”
[I]Secondo il CEO, il break-even rappresenterebbe più la capacità di [U]“chiudere i battenti senza ulteriori debiti”[/U] che una reale svolta per il futuro dell’azienda.[/I]
In pratica non ci crede più nemmeno lui, e lo dice pure.
Gli avversari infieriscono
il CEO di Lynk & Co ha definito la tecnologia “sciocca” dal punto di vista economico,
Purtroppo NON è così è un misto di prestazioni, comodità d'uso (la carico a casa), silenziosità, coppia a zero rpm, ECONOMICITA' e ripeto economicità che ne ha decretato il successo non le fesserie sui tre minuti.
Per la maggiorparte dei clienti i 25-30 minuti una volta ogni tanto non sono un tragedia, ad ovviare ci sono gli 800V che abbassano questo tempo di 10/15 minuti.
Lo swap battery è un flop enorme, la macchina costa di più, la batteria non può essere portante, ha limiti di dimensioni, non so nemmeno se può essere strutturale o avere tecnologie cellTOpack.
Stringendo se Xiaomi con gli 800V fa numeroni senza aver mai prodotto auto elettriche prima di 18 mesi e NIO invece fatica nonostante anni di esperienza... VORRA' dire qualcosa?
Speriamo lo comprendano in NIO.
Spero che nessun produttore di EV presente e futuro legga troppo il webbe perchè altrimenti trovano tanti commenti come il tuo e pensano che chiunque ha un'automobile oggi ha un posto a casa dove caricarla.
Sta roba sarebbe molto deleteria per il futuro perchè non penserebbe ad evolvere la mobilità elettrica in modo che diventi comoda anche per chi non ha oggi un posto dove caricare a casa, cercando soluzioni alternative (non esclusivamente a carico dei costruttori, chiaramente).
Oggi persino sui forum full elettrici di persone con EV tutte convinte delle EV e via dicendo, se vai a chiedere consiglio su quale EV comprare e dici che non hai modo di caricarla a casa/lavoro, ti dicono di non comprarla e rimandare a data da destinarsi, per scomodità e costi della ricarica elettrica in giro (e alcuni consigliano di cambiare casa
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