Lo sapete che anche le auto elettriche dovranno rispettare limiti di emissioni Euro 7?
di Rosario Grasso pubblicata il 09 Ottobre 2025, alle 16:22 nel canale Auto Elettriche
Dal 2026 anche le auto elettriche dovranno rispettare nuovi limiti sulle emissioni di particolato da freni e pneumatici. La norma Euro 7 cambia le regole del gioco: non conta più solo il motore, ma tutto ciò che si consuma su strada
A molti forse è passato inosservato, ma la normativa Euro 7 non interessa solo le auto endotermiche ma anche quelle elettriche. Auto elettriche e ibride, infatti, dovranno presto rispettare nuovi parametri ambientali. Con la norma Euro 7, in vigore dal novembre 2026 per le nuove omologazioni e dal 2027 per tutte le immatricolazioni, la Commissione Europea introduce per la prima volta limiti alle emissioni di particolato prodotte da freni e pneumatici. È un cambio di prospettiva che coinvolge anche i veicoli a batteria, finora considerati "puliti" per definizione.
La novità è che non si parla solo di CO₂ o ossidi di azoto, ma di polveri sottili generate da componenti meccaniche. Durante la frenata, anche un'auto elettrica produce micro-particelle che finiscono nell'aria. A pesare è soprattutto la massa del veicolo: un SUV elettrico da 2,5 tonnellate esercita un carico maggiore su freni e gomme rispetto a un'utilitaria tradizionale, e questo comporta un aumento nella dispersione di polveri.
Secondo il testo approvato lo scorso anno, per quanto riguarda i freni, i veicoli leggeri non devono superare i 7 mg/km di particolato PM10 durante il ciclo di guida standard, mentre per le auto elettriche il limite scende a 3 mg/km, riconoscendo il peso maggiore di alcuni modelli. Per i pneumatici, la normativa definisce criteri di abrasione precisi: solo gomme che rispettano questi standard possono ottenere l'omologazione, con date di applicazione graduali, a partire dal 2028 per le auto e successivamente per i veicoli pesanti. In questo modo, Euro 7 non si concentra più solo sulle emissioni del motore, ma considera l'intera catena di particolato derivante dalla guida, introducendo controlli anche su componenti tradizionalmente ignorati come freni e pneumatici.
Le regole Euro 7 richiederanno test più realistici, svolti su strada e non soltanto in laboratorio. Le misurazioni dovranno considerare condizioni diverse — temperatura, umidità, velocità e tipologia di asfalto — per valutare quante particelle vengono effettivamente rilasciate nell'ambiente durante l'uso quotidiano.
Non solo le frenate sono sotto osservazione: anche i pneumatici diventano un parametro di valutazione ambientale. Più grande e pesante è il veicolo, maggiore sarà l'abrasione della gomma e il rilascio di microplastiche. Per questo motivo la normativa prevede limiti specifici anche per il consumo dei materiali degli pneumatici, indipendentemente dal tipo di alimentazione.
Secondo le prime analisi, il confronto tra un diesel Euro 6d con filtro antiparticolato e un elettrico di grandi dimensioni può riservare sorprese: sul fronte delle polveri da freni e gomme, il primo può risultare persino meno impattante. Non si tratta di riabilitare i motori a combustione, ma di mostrare come la nuova regolamentazione sposti il focus dall'alimentazione alla massa del veicolo e ai materiali impiegati.
Euro 7 segna l'inizio di una fase più complessa per la mobilità sostenibile. I costruttori dovranno sviluppare sistemi frenanti a bassa emissione di particolato e mescole di pneumatici meno abrasive, oltre a ridurre il peso complessivo dei modelli elettrici. Il concetto di "zero emissioni" diventa così più sfumato e tiene conto non solo di ciò che esce dal tubo di scarico, ma di tutto ciò che un'auto disperde nell'ambiente.
Il Parlamento Europeo, d'altronde, ha approvato il testo definitivo della normativa Euro 7 in una forma molto più blanda rispetto alla proposta originaria. I nuovi limiti risultano quasi identici a quelli già stabiliti da Euro 6, con poche differenze reali per quanto riguarda le emissioni di ossidi di azoto e altri inquinanti. La versione finale rappresenta un compromesso tra le ambizioni ambientali iniziali e le pressioni dell’industria automobilistica, preoccupata per i costi e i tempi di adeguamento.










ASUS Expertbook PM3: il notebook robusto per le aziende
Test ride con Gowow Ori: elettrico e off-road vanno incredibilmente d'accordo
Recensione OnePlus 15: potenza da vendere e batteria enorme dentro un nuovo design
Bonus Elettrodomestici 2025, si parte: come richiederlo da domani (con click day)
Jeff Bezos torna al comando, stavolta di una startup AI che promette di rivoluzionare auto, computer ed esplorazione spaziale
Anthesi sceglie OVHcloud per digitalizzare la Pubblica Amministrazione








25 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa cosa è molto più semplice se la si vuole affrontare seriamente: dato un tipo di pneumatici, quanti Km ci faccio con un veicolo che pesa 1T e uno che ne pesa 2? La differenza è il costo ecologico del mezzo pesante.
Dato una pastiglia dei freni, quanti km ci faccio prima di cambiarli con una macchina da 1T rispetto a una da 2T? Con e senza frenata rigenerativa?
La differenza è l'inquinamento che c'è tra un mezzo e l'altro.
Dato un tot di benzina/diesel/KWh, quanti chilometri faccio con un'auto da 1T e una da 2T? La differenza è il fabbisogno energetico supplementare necessario.
Vuoi mettere una pezza all'inquinamento prodotto? Bene, fai pagare una tassa proporzionale (e magari non lineare) al peso del mezzo.
Vedi come corrono tutti a comprare auto più leggere, che consumano meno e sporcano meno. Oggi invece è il contrario, sembra che se non hai un SUV da 5 metri per portare tuo figlio a scuola, spaccando i cojoni a tutto il vicinato perché devi portarlo direttamente davanti alla porta e andare proprio lì pure per prenderlo, perché poverino fare 100 metri a piedi oppure prendere un mezzo pubblico (eresiaaa!!) è una umiliazione insopportabile per questi neo green-cretini, e quindi tutti a comprare auto sempre più grandi e i produttori ovviamente ad accontentarli.
Mini e Micra sono solo l'evidenza di questa cosa solo per il nome che aveva un significato in origine. Ma tutte le auto hanno seguito lo stesso trend.
Basarsi peso, budget energetico, scenari d’uso ecc. sarebbe di certo più accurato, e spero che il giornalismo specializzato di settore lo faccia sempre di più.
Detto questo dai, la normativa sarà sicuramente cervellotica ed incasinata come solo i veri burocrati EU di razza sanno fare, ma è anche vero che devi trovare un modo ragionevolmente facile e misurabile per comparare vetture tra loro e vetture contro uno standard. Idealmente devi poter fare tutto “al banco” ed in condizioni controllate.
Poi c’è il discorso stile di guida, che influisce moltissimo, e lì sarei curioso di capire se si prendono la briga di verificare come una vettura cambia di comportamento tra stili e scenari diversi. Tra un pandino che si fa tutta la discesa della Cisa col piede sul freno perché ha paura esploda l’auto se scala ed un iX5 che fa tutto in recupero energetico non lo so mica chi emette più particolato (esempio del menga lo so, ma giusto per dire)
Peso, consumi, coefficiente aerodinamico ecc. sono tutte cose note o facilmente misurabili. I test “sintetici” ti permettono comunque di estrapolare quel che ti serve sapere
e bandire le sigarette IN TUTTO IL MONDO ??
Detto questo dai, la normativa sarà sicuramente cervellotica ed incasinata come solo i veri burocrati EU di razza sanno fare, ma è anche vero che devi trovare un modo ragionevolmente facile e misurabile per comparare vetture tra loro e vetture contro uno standard. Idealmente devi poter fare tutto “al banco” ed in condizioni controllate.
Però ti rendi conto che le misurazioni di questo tipo sono molto imprecise e in più:
Quindi con mille e più variabili incontrollabili che permetteranno anche a una ciminiera di risultare che emette aria purificata.
Io propongo una tassa mondiale su qualsiasi tipo di combustione.
Compresa la respirazione
aboliamo pure i barbecue di ferragosto e del primo maggio, nonché i camini la sera di Natale e Capodanno dove fare tutto alla brace!!!!!
BANDITE L' EURO!!!!! E TUTTE LE MINCHIATE ANNESSE!
La cosa è molto più semplice se la si vuole affrontare seriamente: [I]dato un tipo di pneumatici, quanti Km ci faccio con un veicolo che pesa 1T e uno che ne pesa 2? La differenza è il costo ecologico del mezzo pesante.
Dato una pastiglia dei freni, quanti km ci faccio prima di cambiarli con una macchina da 1T rispetto a una da 2T? Con e senza frenata rigenerativa?[/I]
La differenza è l'inquinamento che c'è tra un mezzo e l'altro.
Dato un tot di benzina/diesel/KWh, quanti chilometri faccio con un'auto da 1T e una da 2T? La differenza è il fabbisogno energetico supplementare necessario.
Vuoi mettere una pezza all'inquinamento prodotto? Bene, fai pagare una tassa proporzionale (e magari non lineare) al peso del mezzo.
Vedi come corrono tutti a comprare auto più leggere, che consumano meno e sporcano meno. Oggi invece è il contrario, sembra che se non hai un SUV da 5 metri per portare tuo figlio a scuola, spaccando i cojoni a tutto il vicinato perché devi portarlo direttamente davanti alla porta e andare proprio lì pure per prenderlo, perché poverino fare 100 metri a piedi oppure prendere un mezzo pubblico (eresiaaa!!) è una umiliazione insopportabile per questi neo green-cretini, e quindi tutti a comprare auto sempre più grandi e i produttori ovviamente ad accontentarli.
Mini e Micra sono solo l'evidenza di questa cosa solo per il nome che aveva un significato in origine. Ma tutte le auto hanno seguito lo stesso trend.
Sarebbe giusto ma dovresti standardizzare un test, cosa non banale.
La cosa è molto più semplice se la si vuole affrontare seriamente: dato un tipo di pneumatici, quanti Km ci faccio con un veicolo che pesa 1T e uno che ne pesa 2? La differenza è il costo ecologico del mezzo pesante.
Dato una pastiglia dei freni, quanti km ci faccio prima di cambiarli con una macchina da 1T rispetto a una da 2T? Con e senza frenata rigenerativa?
La differenza è l'inquinamento che c'è tra un mezzo e l'altro.
Dato un tot di benzina/diesel/KWh, quanti chilometri faccio con un'auto da 1T e una da 2T? La differenza è il fabbisogno energetico supplementare necessario.
Vuoi mettere una pezza all'inquinamento prodotto? Bene, fai pagare una tassa proporzionale (e magari non lineare) al peso del mezzo.
Vedi come corrono tutti a comprare auto più leggere, che consumano meno e sporcano meno. Oggi invece è il contrario, sembra che se non hai un SUV da 5 metri per portare tuo figlio a scuola, spaccando i cojoni a tutto il vicinato perché devi portarlo direttamente davanti alla porta e andare proprio lì pure per prenderlo, perché poverino fare 100 metri a piedi oppure prendere un mezzo pubblico (eresiaaa!!) è una umiliazione insopportabile per questi neo green-cretini, e quindi tutti a comprare auto sempre più grandi e i produttori ovviamente ad accontentarli.
Mini e Micra sono solo l'evidenza di questa cosa solo per il nome che aveva un significato in origine. Ma tutte le auto hanno seguito lo stesso trend.
Guarda che è tanto non misurabile il primo quanto il secondo che proponi te:
Con le stesse pastiglie e gomme la mia compagna fa 40/45.000 Km e io è tanto se ne faccio 15/20.000Km.
Quindi anche dire è solo il peso o cose del genere è totalmente fuorviante. Ci sono migliaia di variabili: tipo di asfalto, tipo di strada, stile di guida, temperature ecc... ecc... ecc...
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".