Le vetture del futuro secondo HARMAN: sempre più integrate e in grado di aggiornarsi
di Paolo Corsini pubblicata il 23 Settembre 2025, alle 09:51 nel canale Auto Elettriche
L'integrazione di potenza di calcolo sempre più elevata e servizi scaricabili permetterà di modificare le vetture del futuro, rendendole sempre più complete e adattabili alle necessità del guidatore
Il ruolo dei sistemi di navigazione, assistenza e infotainment all'interno dell'esperienza di guida è sempre più evidente: in un po' tutte le vetture vengono implementate soluzioni che migliorano l'esperienza in vettura tanto di guidatore come degli occupanti, sfruttando al meglio gli ultimi ritrovati della tecnologia.
Questa è messa a servizio non solo dell'intrattenimento con i sistemi di infotainment, ma trova ampio spazio nell'assistenza intelligente alla guida e nei servizi digitali integrati. Da anni si parla infatti di Software Defined Vehicle, cioè di vetture le cui capacità siano definite a livello software attraverso l'ottimale utilizzo di tutte le componentistiche hardware integrate. Non solo: a differenza del passato i produttori hanno la possibilità di implementare, attraverso aggiornamenti software, migliorie e nuove funzionalità nelle proprie vetture che quindi si modificano durante il proprio ciclo di vita.
All'IAA Mobility di Monaco, evento che si è tenuto nelle scorse settimane e che rappresenta una delle principali sedi legate alle novità dal mondo delle vetture elettriche, abbiamo avuto occasione di verificare di persona come HARMAN stia sviluppando questo concetto attraverso una serie di soluzioni che verranno poi applicate in vetture destinate alla commercializzazione su larga scala.
Per fare questo HARMAN ha mostrato una propria Engineering Car, una BMW X5 XDrive 45e nella quale sono state implementate tutte le più recenti tecnologie dell'azienda in tema di digital cockpit e di assistenza avanzata alla guida. Sarà poi compito degli OEM partner di selezionare quali di queste tecnologie vorranno integrare all'interno delle proprie vetture, a seconda del livello di complessità scelto e ovviamente del costo della vettura.
Saliti a bordo si rimane quasi sorpresi dal numero di schermi integrati: la struttura del resto, per quanto riguarda la parte anteriore, vede due blocchi ben distinti tra cockpit del guidatore e schermo secondario per l'eventuale passeggero anteriore. Al cruscotto tradizionale viene abbinato un head-up display che proietta informazioni direttamente sul parabrezza, così che il guidatore non debba spostare la propria vista lontano dalla strada ricevendo in tempo reale informazioni sulla guida come velocità del mezzo e indicazioni per la strada da percorrere provenienti dal sistema di navigazione.
Alla base del parabrezza HARMAN ha integrato ulteriori schermi, divisi in 4 blocchi: forniscono ulteriori informazioni e dalla loro beneficiano di un angolo di visione da parte del guidatore che è ideale, riducendo al minimo la distrazione e l'eventuale perdita di concentrazione su quello che accade nella strada che stiamo percorrendo. HARMAN ritiene anche possibile che in un futuro il cruscotto tradizionale possa scomparire del tutto, sostituito da questi schermi posizionati alla base del parabrezza abbinati all'head-up display.
Da segnalare che la tecnologia legata agli schermi inseriti nelle vetture viene da Samsung Display, azienda del gruppo Samsung di cui anche HARMAN fa parte da alcuni anni. Questa sinergia è centrale non solo per poter sviluppare i vari servizi legati alla guida, ma anche per offrire ai produttori delle vetture un pacchetto completo che veda la componente hardware legata ai display direttamente collegata con quella software sviluppata da HARMAN.
Il concetto di software defined vehicle si sviluppa non solo nella possibilità di inviare aggiornamenti software alla nostra vettura, ma anche per l'utente di scaricare applicazioni direttamente in auto che ne espandano le funzionalità. Per HARMAN questo passa attraverso il proprio Ready Link Marketplace, ricco di servizi digitali integrati che offrono al possessore della vettura nuove opzioni di utilizzo e di interazione direttamente in car.
Cuore dell'approccio HARMAN è ovviamente quello dell'assistenza alla guida: i numerosi sensori integrati dialogano costantemente con l'intelligenza a bordo della vettura per affiancare l'autista in tutti quegli scenari di utilizzo nei quali un supporto si riveli utile per migliorare la sicurezza di guida. Nel test onboard questo è stato evidente nel momento in cui abbiamo provato ad esempio a viaggiare troppo vicino al bordo stradale, oppure in quei contesti nei quali il traffico ha richiesto di adattarsi rapidamente modificando il percorso predefinito.
La struttura basata su head-up display, oltre alla disposizione degli schermi alla base del parabrezza, è stata pensata proprio per fornire supporto attivo al guidatore e al contempo evitare quanto più possibile fonti di distrazione alla guida.
Poter implementare un approccio software defined vehicle implica un lavoro costante con i produttori delle vetture, affinché vengano da subito integrate tutte le funzionalità hardware che dovranno poi venir abilitate via software. Questo deve andare di pari passo anche con una adeguata potenza di calcolo, che richiede una certa flessibilità nell'elettronica integrata nelle vetture. Da questo un approccio modulare che è mutuato dal mondo dei PC, nel quale i produttori predispongono le proprie vetture in modo che sia possibile sostituirne la logica di elaborazione come se fosse una scheda o un modulo dedicato, implementandone uno nuovo più potente reso disponibile grazie all'evoluzione tecnologica e senza che questo incida sul consumo complessivo.
HARMAN è quindi impegnata in un lavoro costante con i propri clienti produttori di vetture, per implementare tutto quello che la demo car provata all'IAA-Mobility permette di utilizzare al momento. Già oggi tutto questo è ben oltre la fase di prototipo e potrebbe essere da subito installato su vetture in produzione: sono vari i design allo sviluppo, tra cui l'integrazione dei prodotti HARMAN Ready Upgrade e Ready Care per il tracciamento oculare nei veicoli stradali Ferrari del futuro.













SONY BRAVIA 8 II e BRAVIA Theatre System 6: il cinema a casa in formato compatto
KTC H27E6 a 300Hz e 1ms: come i rivali ma a metà prezzo
Cineca inaugura Pitagora, il supercomputer Lenovo per la ricerca sulla fusione nucleare
Una startup vuole rivoluzionare l'IA: Majestic Labs promette di aumentare di 1.000 volte la memoria per singolo sistema
Accumulo a batterie, l'Europa si sveglia: il più grande del continente in costruzione in Germania
Intel rende anche gli IHS modulari: più economici, più semplici e più performanti








2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLa vittoria di chi vuole il mondo dell'auto come servizio e non più come oggetto di possesso.
?!?
Contachilometri in basso a dx ???Tutto touch ???
Sarò anche della vecchia scuola, ma secondo me l'attenzione alla guida deve essere al primo posto e questi "miglioramenti" non aiutano.
Con le vecchie manopole/leve, una volta imparata la loro posizione, potevi azionarle senza distogliere lo sguardo dalla strana, qui sei obbligato a farlo in quanto lo schermo non ti da alcun feedback tattile
Senza contare poi i bachi del software che saranno inevitabilmente presenti e tutti i problemi che da questi derivano
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".