La Tesla più economica di sempre: come e perché è nata, e cosa sappiamo finora

Nella giornata di oggi, probabilmente durante la serata italiana a causa del fuso orario, scopriremo una delle auto elettriche più chiacchierate di sempre, ovvero la Tesla Model Y "economica", o "stripped down" come l'hanno definita gli americani.

Un modello che dal punto di vista pratico non porta in realtà novità - è di fatto una Model Y - ma che grazie al prezzo più basso dovrebbe attirare una fascia di clientela che per ora era rimasta lontana da Tesla per questioni di potere d'acquisto.

Come è nata l'idea di questa auto?

La genesi di questo progetto parte da alcuni anni fa, nel 2020, durante il Tesla Battery Day. Elon Musk in quell'occasione aveva annunciato che la casa era al lavoro su un nuovo modello da 25.000 dollari, e per realizzare questo proposito avrebbe usato una nuova fabbrica in Messico, primo esperimento di un nuovo metodo di assemblaggio.

Sembrava un progetto interessante, ma tempo dopo Musk decise di bloccare tutto, a causa del sotto utilizzo delle fabbriche già esistenti. Nella testa del CEO non si possono costruire nuove fabbriche se quelle già operative non sono sature, da qui dunque l'idea di creare qualcosa di sì più economico, ma che sfruttasse l'ecosistema industriale già esistente.

Una Model Y ridotta all'osso

In realtà la Model Y che scopriremo oggi non è la primissima Tesla ridotta all'osso. L'azienda aveva già fatto un primo esperimento proprio in Messico, proponendo una Model 3 che rinunciava a diverse finiture. Sedili in tessuto, niente display posteriore, niente luci ambient nell'abitacolo, tutto per cercare di offrire una berlina sportiva ai clienti messicani.

La Model Y quindi riprende questo concetto, estremizzandolo ancora di più, anche perché il nuovo SUV aveva poco tempo fa introdotto diverse novità rispetto alla Model 3. Come i fari, anteriori uniti da una striscia LED orizzontale, e posteriori con una barra riflettente a tutta larghezza, entrambe cose che - come abbiamo visto dalle immagini rubate - non dovrebbero esserci nel nuovo modello.

Altra importante differenza sarà il tetto, per la prima volta non in vetro. Anche i cerchi hanno dato l'impressione di essere una versione più economica, con copricerchi dozzinali. All'interno le differenze saranno simili a quanto visto in Messico. Tessuto sui sedili e sulle coperture, cielo in materiale semplice, niente display posteriore, niente luci ambient, e impianto audio più semplice. Si parla anche di specchietti non ripiegabili elettricamente.

Dal punto di vista della motorizzazione, è praticamente certo che la vettura sarà a sola trazione posteriore, molto probabilmente con la stessa unità della normale RWD, ma forse con batteria LFP meno capiente, con autonomia intorno ai 400 km. Questa ipotesi non è condivisa da tutti, perché non è sicuro che costruire un pacco batterie diverso possa essere davvero economicamente vantaggioso a livello industriale. Tesla potrebbe anche decidere di inserire lo stesso pacco batteria della normale RWD, bloccandolo via software a una capacità inferiore, e potrebbe offrire lo sblocco a pagamento, cercando di guadagnare di più dai clienti che vorranno fare questo passo.