La Ferrari Elettrica non è la causa del calo in borsa del titolo, ecco cosa è successo

Qualche giorno fa, precisamente il 9 ottobre 2025, Ferrari ha svelato le prime specifiche della sua prima vettura 100% elettrica, mostrando anche fisicamente piattaforma, batteria e motore elettrico. Per tutti dettagli vi rimandiamo all'articolo che abbiamo realizzato per l'occasione.

Poche ore dopo l'unveil di queste specifiche, il titolo Ferrari in borsa ha iniziato a calare, chiudendo con un brusco -15%, che molti, in modo un po' incauto e sensazionalistico, hanno collegato proprio alla prima Ferrari a batteria. Ma in realtà le cose non sono andate così.

Il primo motivo, il più ovvio, è che la Ferrari Elettrica non è affatto una novità. L'auto era stata annunciata tempo fa, ed anzi in ottobre avremmo dovuto vedere il progetto completo, che invece è stato leggermente posticipato. Quindi gli investitori, tranne i più distratti (che non ci sembra la fattispecie di chi possa seguire un brand come Ferrari) sapevano da mesi della Ferrari Elettrica, e non possono certo essere rimasti stupiti. Al contrario, le specifiche ed i dettagli progettuali rivelati sono ottimi, e ci parlano di un'auto curata in tutto, anche con soluzioni innovative.

Il secondo motivo, anche questo abbastanza ovvio, è che Ferrari ha sempre chiarito come Elettrica (maiuscolo e senza articolo, è il nome del modello) non sarà in sostituzione di qualcos'altro nella gamma, quanto piuttosto un'aggiunta per un determinato target di clientela. Dunque chi ama la Ferrari "tradizionale" non può essere spaventato da qualcosa che è solo in più, e che non cancella il passato e il presente.

Il calo in borsa, secondo praticamente tutti gli analisti e gli esperti del settore, è stato causato dagli obiettivi finanziari futuri. Dopo i dettagli su Elettrica, Ferrari ha comunicato nuove stime per il 2025, al rialzo, con ricavi di 7,1 miliardi, poco sopra i 7,09 attesi dagli analisti, e utile per azione di 8,8 euro, un calo poco sensibile rispetto agli 8,9 euro che si attendevano gli addetti ai lavori. Ma dunque perché il calo del titolo? Per le previsioni più a lungo termine.

I target al 2030 sono stati considerati troppo prudenti, e letti da molti come un segno di contrazione. Un dato su tutti, quello dell'utile operativo, ha preoccupato gli investitori: 2,75 miliardi di euro, che significa crescita media annua del 6%. Questo dato paragonato al +10% del piano al 2026 ha deluso.

Va anche sottolineato come il titolo Ferrari negli anni si sia rivalutato in modo incredibile. Dai minimi storici è cresciuto in pratica del 1.661%, e questo potrebbe aver spinto chi si è tenuto le azioni in tasca per anni a passare all'incasso. L'ombra della speculazione borsistica è ben presente, anche se mai certa.

Chi ama Ferrari, in poche parole, non si deve preoccupare. Elettrica è e sarà un tentativo di fare qualcosa di diverso, qualcosa in più, da affiancare alle auto endotermiche, alle ibride (che ormai esistono da anni) e chissà a quali altre soluzioni. Il Cavallino dorme sonni tranquilli, con o senza elettrico.