Il futuro di Porsche è ibrido: il nuovo CEO (ex-Ferrari) è un segnale chiaro
di Nino Grasso pubblicata il 20 Ottobre 2025, alle 15:41 nel canale Auto Elettriche
Il costruttore di Zuffenhausen ha ufficializzato il cambio ai vertici con la nomina di Michael Leiters, che assumerà l'incarico dal primo gennaio 2026. L'ingegnere tedesco, con una carriera che include esperienze di rilievo in Ferrari e McLaren, sostituisce Oliver Blume
Il gruppo Porsche ha annunciato un cambio al vertice che segna la fine di un'era durata un decennio. Michael Leiters, ingegnere tedesco di 54 anni, diventerà il nuovo amministratore delegato della casa automobilistica di Zuffenhausen a partire dal 1° gennaio 2026. La decisione pone fine al mandato di Oliver Blume, che ha guidato il marchio dal 2015 e che continuerà a ricoprire il ruolo di CEO del Gruppo Volkswagen, posizione che mantiene dal 2022.

La nomina di Leiters arriva in un momento delicato per il costruttore tedesco, in cui le vendite globali hanno registrato un calo del 6% nei primi nove mesi del 2025, con consegne pari a meno di 215 mila veicoli. Il mercato cinese, in particolare, ha subito una contrazione del 26% nello stesso periodo, mentre la strategia di elettrificazione ha richiesto una profonda revisione con costi che hanno raggiunto i 1,8 miliardi di euro per il rinvio di alcuni progetti di veicoli elettrici. Le difficoltà finanziarie hanno portato il Consiglio di Sorveglianza a optare per una figura dedicata esclusivamente alla casa automobilistica, dopo che Blume era stato criticato per il doppio incarico che lo vedeva impegnato tre giorni a Wolfsburg e tre a Stoccarda.
Il curriculum di Leiters è chiaramente orientato verso l'elettrificazione
Leiters non rappresenta un volto nuovo per l'azienda, visto che la sua carriera automobilistica è iniziata proprio nella casa tedesca nel 2000, dove ha ricoperto il ruolo di project manager. Nel 2006 ha assunto la responsabilità dello sviluppo della prima Cayenne ibrida, lanciata sul mercato nel 2010. Successivamente ha coordinato l'intero progetto Cayenne e ha ricoperto la carica di direttore della linea di prodotti. La sua esperienza nella divisione tedesca è proseguita fino al 2013, quando ha lasciato per approdare in Ferrari.
L'esperienza maturata presso la casa di Maranello è stata determinante per il suo profilo professionale: dal 2014 al 2022 ha ricoperto il ruolo di Chief Technology Officer, dove ha guidato lo sviluppo delle prime vetture ibride plug-in del marchio. Ferrari SF90 Stradale e 296 GTB rappresentano i risultati più evidenti del suo lavoro, così come il contributo allo sviluppo iniziale di Purosangue, il primo SUV del cavallino rampante. Durante il suo mandato ha consolidato competenze specifiche nell'integrazione di sistemi di propulsione elettrificati (ibridi) in vetture ad alte prestazioni.
Nel luglio 2022 è passato alla McLaren come CEO, dove ha affrontato anche in questo caso le sfide legate all'elettrificazione, al miglioramento della qualità costruttiva e all'ottimizzazione della capacità produttiva. Gli viene riconosciuto il merito di aver perfezionato la supercar ibrida Artura e di aver lanciato la 750S, anche se i risultati finanziari del costruttore britannico non hanno registrato miglioramenti significativi durante il suo mandato. Ha lasciato l'incarico nell'aprile 2025, dopo la fusione tra McLaren e la startup di veicoli elettrici Forseven.
L'arrivo di Leiters coincide con una revisione strategica della gamma di prodotti. La casa tedesca ha deciso di rallentare il processo di elettrificazione accelerando lo sviluppo di modelli con motorizzazioni ibride. Un nuovo SUV a benzina con opzione ibrida plug-in è previsto entro il 2028 per sostituire la prima generazione di Macan termica, mentre prosegue lo sviluppo della Cayenne elettrica. La Porsche 911 continuerà a essere equipaggiata con motore a combustione posteriore almeno fino al 2030, con un ampliamento previsto della gamma di versioni ibride per affiancare le attuali GTS e Turbo S. I V8 rimarranno disponibili su Cayenne e Panamera almeno fino alla metà degli anni '30. Wolfgang Porsche, presidente del Consiglio di Sorveglianza, ha dichiarato che Leiters possiede l'esperienza e le competenze necessarie per guidare il marchio attraverso le sfide attuali. Blume, dal canto suo, ha espresso piena fiducia nel nuovo management e nella capacità di affrontare la fase di transizione che il mercato automobilistico globale sta attraversando.










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4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infotranquillo bro
la Porsche rosa sarà un successo bro
Porsche oramai, con il suo piano di elettrificazione forsennata e conseguenti perdite, si stava mangiando la marginalità su i veicoli venduti con stravolgimenti della sua segmentazione del listino e il rischio concreto di mandare fuori mercato alcune delle vetture più vendute.
Porsche oramai, con il suo piano di elettrificazione forsennata e conseguenti perdite, si stava mangiando la marginalità su i veicoli venduti con stravolgimenti della sua segmentazione del listino e il rischio concreto di mandare fuori mercato alcune delle vetture più vendute.
Pian piano stanno facendo tutti retromarcia, peccato siano stati buttati miliardi e miliardi per produrre auto insensate per il mercato e per i clienti...
In tutto questo i cinesi giubilano e non mi stupisco, sembra quasi fatto a posta..Dalle norme agli investimenti in auto invendibili..
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