Hyundai accelera sull'idrogeno con un nuovo impianto produttivo da 30.000 unità annue
di Nino Grasso pubblicata il 31 Ottobre 2025, alle 10:31 nel canale Auto Elettriche
Hyundai ha dato avvio alla costruzione di un nuovo stabilimento per la produzione di celle a combustibile a idrogeno a Ulsan, in Corea del Sud. L'impianto richiede un investimento di circa 550 milioni di euro e diventerà operativo nel 2027
Hyundai ha dato ufficialmente il via ai lavori per la realizzazione di un nuovo stabilimento dedicato alla produzione di celle a combustibile a idrogeno nella città di Ulsan, in Corea del Sud. La cerimonia di posa della prima pietra segna un passaggio rilevante nella strategia del costruttore coreano, che punta a consolidare la posizione della Corea come riferimento nella tecnologia dell'idrogeno a livello mondiale. L'impianto sorgerà su un'area di 43.000 metri quadrati, precedentemente occupata da uno stabilimento per la produzione di trasmissioni per motori a combustione interna, elemento che evidenzia il cambio di direzione dell'azienda verso forme di mobilità più sostenibili.
Il progetto prevede un investimento complessivo di 930 miliardi di won coreani, pari a poco più di 550 milioni di euro. Una volta completato nel 2027, lo stabilimento sarà in grado di produrre annualmente 30.000 unità di celle a combustibile, destinate a una vasta gamma di applicazioni. La struttura opererà sotto il marchio HTWO, acronimo che sta per "Hydrogen for Humanity", la piattaforma dedicata all'idrogeno di Hyundai Motor Group, e integrerà processi di lavorazione chimica e assemblaggio, concentrandosi sulla produzione di celle a combustibile next-gen ed elettrolizzatori a membrana polimerica (PEM).

Le celle a combustibile che verranno realizzate nello stabilimento di Ulsan saranno progettate con l'obiettivo di aumentare potenza e durata rispetto agli attuali modelli, mantenendo al contempo una competitività sul fronte dei costi. Le celle a combustibile funzionano attraverso reazioni elettrochimiche tra idrogeno e ossigeno, generando elettricità che può alimentare diversi tipi di veicoli: dalle auto ai camion commerciali, dagli autobus alle attrezzature per l'edilizia, fino alle imbarcazioni marine. Il secondo prodotto principale dello stabilimento sarà rappresentato dagli elettrolizzatori PEM, dispositivi che producono idrogeno ad alta purezza dall'acqua senza emissioni di carbonio, fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica.
Hyundai ha già sviluppato uno stack di elettrolizzatori e a febbraio ha completato un sistema containerizzato da 1 MW attualmente in fase dimostrativa, capace di produrre oltre 300 kg di idrogeno ad alta purezza al giorno. L'azienda sta inoltre lavorando a un progetto su larga scala da 5 MW sull'isola di Jeju, con l'intento di creare un ecosistema completo per l'idrogeno verde. Grazie a quasi tre decenni di esperienza nello sviluppo di celle a combustibile, il costruttore coreano è riuscito a localizzare circa il 90% dei componenti degli elettrolizzatori, riducendo la dipendenza da fornitori esteri.
La struttura di Ulsan adotterà tecnologie di produzione avanzate, con un ampio utilizzo di robotica per ridurre lo sforzo fisico dei lavoratori e migliorare l'efficienza operativa. Sistemi di monitoraggio all'avanguardia saranno impiegati per rilevare anche i più piccoli rischi per la sicurezza, garantendo un ambiente di lavoro protetto. Durante la cerimonia di inaugurazione dei lavori, sono stati esposti veicoli alimentati a idrogeno, tra cui il SUV NEXO, camion, escavatori, navi, trattori e carrelli elevatori, a dimostrazione delle numerose applicazioni della tecnologia a celle a combustibile.










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18 Commenti
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Il motore ma non il sistema di alimentazione! Da queste parti hanno sempre affermato che il futuro sono SOLO le batterie al litio ( o qualche chimera allo stato solido che anche oggi arriva domani ), ma l'idrogeno è sempre stato osteggiato perchè inefficiente, pericoloso e inutile rispetto alle batterie
Infatti l'idrogeno per autotrazione è "inefficiente, pericoloso e inutile rispetto alle batterie."
E lo dimostra il fatto che persino Hyundai non cita le auto tra le possibili applicazioni.
Tutto il successo dell'idrogeno si basa sulla costruzione di una rete di distributori capillari, enormemente costosi e che nessuno sta facendo (a parte i 600 milioni che butterà l'Italia). Però se Hyundai si mette a fare anche i distributori come Tesla iniziò a fare con i suoi supercharger sono pronto a ricredermi.
Lo fanno semplicemente perchè non sono competitivi nella produzione di batterie contro la Cina, quindi si ci butta a capofitto sulle "alternative".
Finalmente si riesce a dire che tutta questa "transAzione ecologica" ha a che fare con batterie e cina....Bisognava tirare fuori con il cavatappi la verità...
Dopo aver smantellato un sistema industriale per dare un enorme vantaggio competitivo ai cinesi, che con contenti hanno fatto anche dumping....
Ma le cose tornano indietro e se non vendono sono guai seri , i cinesi!
E lo dimostra il fatto che persino Hyundai non cita le auto tra le possibili applicazioni.
Tutto il successo dell'idrogeno si basa sulla costruzione di una rete di distributori capillari, enormemente costosi e che nessuno sta facendo (a parte i 600 milioni che butterà l'Italia). Però se Hyundai si mette a fare anche i distributori come Tesla iniziò a fare con i suoi supercharger sono pronto a ricredermi.
Detto dal troll esperto , come direbbe un comico : "fidati".
Questa è un po' la difesa ultima in questo forum, quando non si hanno argomenti per rispondere MA si deve sempre avere l'ultima parola si passa all'offesa personale.
Io sono sempre pronto al dibattito purché costruttivo, se mi mostri i piani europei e/o mondiali per la creazione di distributori di Idrogeno sarò il primo a ricredersi. Per ora segnalo la tua offesa.
Dopo aver smantellato un sistema industriale per dare un enorme vantaggio competitivo ai cinesi, che con contenti hanno fatto anche dumping....
Ma le cose tornano indietro e se non vendono sono guai seri , i cinesi!
Che l'elettrico sia il futuro da un punto di vista tecnico è scontato.
L'evoluzione delle batterie ha di sicuro molto più margine delle altre tecnologie.
Riguardo al fattore "Green" solo l'idea che "SPOSTI" soltanto l'inquinamento altrove fuori dalle città è già un successo.
Ci aggrappiamo ancora il termico o all'idrogeno solo perchè non sappiamo realizzare batterie in numero e costo pari ai cinesi.
Ricordo che la transizione l'ha scelta l'UE, non i cinesi.
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