Dreame Auto accelera in Europa: verso una maxi-fabbrica di auto elettriche in Germania
di Rosario Grasso pubblicata il 23 Settembre 2025, alle 15:21 nel canale Auto Elettriche
Dreame Auto, dopo l'annuncio del debutto nel settore automobilistico, guarda alla Germania per costruire un grande impianto produttivo dedicato ai veicoli elettrici. Il progetto punta a creare migliaia di posti di lavoro e a rafforzare la presenza del marchio nel cuore industriale europeo
Dreame Auto non si limita più a concept e dichiarazioni di intenti. Dopo aver presentato i primi progetti legati alla mobilità elettrica, l'azienda cinese valuta la realizzazione di una fabbrica di auto in Germania, nello Stato del Brandeburgo. L'obiettivo è avviare la produzione su larga scala direttamente in Europa e di avvicinarsi ai principali mercati e alle infrastrutture chiave dell'automotive, stando a questo comunicato stampa.
La scelta della Germania non è casuale: la regione offre una rete logistica di alto livello, competenze industriali consolidate e un ecosistema già orientato alla produzione di veicoli elettrici. Secondo le prime informazioni, il progetto potrebbe portare migliaia di nuove assunzioni, con la creazione di un polo produttivo pensato per coprire l'intera filiera, dall'assemblaggio delle batterie fino all'allestimento dei veicoli completi.
Dreame Auto ha già attirato l’attenzione con investimenti rilevanti e l'ingresso di figure di spicco provenienti da marchi storici del settore. Come abbiamo riportato nei giorni scorsi, il gruppo sta già lavorando su nuovi modelli elettrici, supportati da risorse economiche consistenti e da un piano di espansione su larga scala. L'apertura di uno stabilimento europeo rappresenterebbe un passaggio cruciale per consolidare l'immagine di costruttore globale, capace di competere con i giganti già presenti sul territorio.

La Germania, con il suo ruolo centrale nell'automotive europeo, diventerebbe quindi la base operativa per un marchio emergente che vuole trasformare la promessa di un ingresso aggressivo nel settore elettrico in una realtà produttiva tangibile.
Dreame Technology è un'azienda cinese fondata nel 2015 e diventata rapidamente conosciuta per i suoi elettrodomestici intelligenti. Il marchio fa parte dell'ecosistema Xiaomi e si è imposto a livello internazionale con prodotti come robot aspirapolvere, scope elettriche senza fili e dispositivi per la pulizia dei pavimenti. Il successo si deve all'uso di motori elettrici ad alta efficienza, tecnologie di mappatura avanzata e software di gestione intelligente.
L'azienda può contare su competenze già acquisite nella meccanica di precisione, nella gestione energetica e nello sviluppo di sistemi smart, elementi fondamentali anche nell'automotive moderno. Inoltre dispone di una catena di fornitura consolidata e capacità produttive su larga scala, caratteristiche che possono agevolare la transizione verso la costruzione di veicoli.
L'ingresso di un marchio noto per la tecnologia consumer nel settore auto contribuisce ad accrescere la competizione con player come Tesla, BYD e NIO, e apre a nuove prospettive all'interno del processo di trasformazione del mercato europeo della mobilità elettrica.










SONY BRAVIA 8 II e BRAVIA Theatre System 6: il cinema a casa in formato compatto
KTC H27E6 a 300Hz e 1ms: come i rivali ma a metà prezzo
Cineca inaugura Pitagora, il supercomputer Lenovo per la ricerca sulla fusione nucleare
Una startup vuole rivoluzionare l'IA: Majestic Labs promette di aumentare di 1.000 volte la memoria per singolo sistema
Accumulo a batterie, l'Europa si sveglia: il più grande del continente in costruzione in Germania
Intel rende anche gli IHS modulari: più economici, più semplici e più performanti








2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".