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BYD aggira i dazi UE esportando auto elettriche dalla Thailandia

di pubblicata il , alle 16:39 nel canale Auto Elettriche BYD aggira i dazi UE esportando auto elettriche dalla Thailandia

BYD è una delle case cinesi sottoposte ai dazi aggiuntivi decisi dalla Commissione Europea, e prova quindi ad evitarli sfruttando la fabbrica thailandese

 

La questione dei dazi imposti dalla Commissione Europea per contrastare le auto elettriche di produzione cinese, è ormai più che dibattuta, anche se le contrattazioni tra le parti non sono mai di fatto terminate.

In attesa di tempi migliori, e nel tentativo di mantenere più margine operativo sulle auto vendute in Europa, BYD ha studiato un metodo alternativo: esportare le auto dalla Thailandia anziché dalla Cina.

La Thailandia infatti non è tra i Paesi soggetti a dazi, e BYD ha in loco una fabbrica, la prima di proprietà al di fuori della Cina, inaugurata nel luglio 2024. Lo stabilimento ha una capacità produttiva di 150.000 veicoli, e già lo scorso anno ha raggiunto quota 90.000.

BYD Dolphin

In questa fabbrica viene utilizzato il metodo produttivo CKD (Completely Knocked Down), ovvero le parti vengono spedite e poi assemblate nel Paese di destinazione, semplificando le operazioni. Di fatto però questi veicoli vengono considerati come prodotti nel Paese dove si è svolto l'assemblaggio, per questo motivo le BYD in oggetto sono a tutti gli effetti thailandesi.

La nave BYD Zhengzhou è quindi salpata per la prima volta dalla Thailandia, in direzione Europa, con a bordo circa 900 BYD Dolphin, destinate ai mercati di Germania, Belgio e Regno Unito, dove verranno vendite senza il peso dei dazi aggiuntivi.

Per altro BYD sarebbe una delle case con tasse aggiuntive più basse, un dazio del 20,7% oltre al dazio doganale del 10%, come riconoscimento per aver collaborato alle indagini della Commissione. Ma per questo modello, almeno per questa consegna, eviterà i costi in più.

9 Commenti
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ilariovs28 Agosto 2025, 16:46 #1
Strano, io al posto loro le avrei spedite dalla Cina per pagarci i dazi. Anche potendo ovviamente evitarli.
Alodesign28 Agosto 2025, 17:29 #2
Ma non stanno costruendo una megafab in Turchia?
Strato154128 Agosto 2025, 17:44 #3
O menomale, mi stavo preoccupando grazie Thailandia!
DanieleG28 Agosto 2025, 17:44 #4
Il bello è che a bruxelles si credono pure intelligenti
Max Power28 Agosto 2025, 20:43 #5
E il Green Deal... sarà Brown Deal
Therinai28 Agosto 2025, 20:53 #6
Funziona da sempre così, con qualsiasi cosa, mi sfugge dove sta la notizia? Io non produco niente, ma già nel mio piccolo faccio qualche spedizione per lavoro, e faccio ponte sui Paesi più convenienti quando devo spedire qualcosa, mica spedisco da sud africa a US, per esempio, ma neanche da EU a sud africa.
Kuriosone28 Agosto 2025, 21:53 #7
Cina non si fa ! gli europei devono acquistare le auto tedesche e Stellantis almeno al doppio del loro valore, pensare che ve li hanno fatto votare questi politici ed avete obbedito, peggio per voi. Le nazioni sgradite agli USA anche per l'UE sono dittatoriali, opprimono e sfruttano il popolo anche se le loro cose costano un terzo ed esportano il triplo dell'UE e lavorano tutti.
r134829 Agosto 2025, 01:22 #8
Mossa ovvia a cui la UE non può dare una vera risposta: non può tassare i semilavorati cinesi perché finirebbe per tassare anche le case europee.
Doraneko29 Agosto 2025, 08:34 #9
Originariamente inviato da: r1348
Mossa ovvia a cui la UE non può dare una vera risposta: non può tassare i semilavorati cinesi perché finirebbe per tassare anche le case europee.


L'UE no ma Trump si, è per questo che si è messo a sparare dazi a gogò su Canada e Messico, perché sono dei paesi ponte che la Cina ha sempre usato per aggirare i dazi.

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